Agenzia WEBITALIA

Meta chiude Facebook Instagram Europa? Per il momento si tratta solo di una minaccia lanciata dagli esponenti della nota azienda tecnologica. Questa chiusura avverrebbe perché non sarebbe semplice trasferire i dati dal Vecchio Continente alla sede di Meta. Ma se ciò dovesse verificarsi per davvero, sarebbero in molti a perdere il lavoro.

Se non siamo in grado di trasferire dati tra Paesi e Regioni in cui operiamo, o se ci è vietato condividere dati tra i nostri prodotti e servizi, potremmo non essere più in grado di offrire servizi. O di indirizzare gli annunci.” Questa è la comunicazione di Meta, l’impresa della Rete. “Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall’Europa. Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, si basa sul trasferimento di dati tra l’UE e gli USA. Per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole Contrattuali Tipo. E su altre adeguate misure di protezione dei dati. Le aziende, fondamentalmente, hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra USA e UE. Stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee.” Meta si dichiara inoltre fiduciosa di poter stabilire un accordo con le autorità europee nel corso di questo 2022.

 

Meta chiude Facebook Instagram Europa? Milioni e milioni di disoccupati in poco tempo

L’avvento del nuovo millennio è caratterizzato da un incredibile boost tecnologico. Se il Novecento ha brillato per l’avanguardia offerta da geniali menti umane, il Duemila ha permesso che la dimensione del web diventasse un vero e proprio posto di lavoro. Basti pensare a noti imprenditori digitali come Chiara Ferragni, che influenza la gente tramite i social network. La possibilità di diventare influencer è concessa a tutti. Condividere le proprie giornate e le proprie scelte come una semplice storia sul web può portare a contratti con aziende. Si diventa in fretta sponsor di ogni genere di prodotti. E anche per chi li vende, quei prodotti, la chiusura di Facebook e Instagram rappresenta un disastroso down di dati e vendite. Per non parlare di chi si occupa di marketing, chi di professione fa il recensore, chi offre servizi e tanti altri dipendenti di internet.